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I Gruppi organizzativi: Associazioni, organizzazioni

  • Immagine del redattore: Federico Allegra
    Federico Allegra
  • 28 mag 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Associazioni e organizzazioni: Sono dei gruppi progettati per raggiungere un limitato scopo, basati su regolamenti chiaramente stabiliti.

Le associazioni, però, a differenza delle organizzazioni sono gruppi di persone che si riuniscono tra loro, perché hanno in comune degli interessi, e vogliono cercare di raggiungere o di difenderli, anche volontariamente.

Nelle organizzazioni invece, partecipare è un lavoro remunerato, spesso con il denaro.

All’interno del gruppo, le decisioni che possono essere considerate del gruppo, vengono definite azioni collettive.

Lo studio delle associazioni, viene ben fatto da Tocqueville, un nobile francese.

Egli, infatti individua uno spazio che le associazioni si sono create facendosi largo fra le istituzioni della società, tale spazio viene chiamato società civile.

Lo studio delle Organizzazioni invece viene ben fatto da Weber.

Egli usa per definire la forma moderna di organizzazione il termine Burocrazia.

Per Weber, i principali caratteri della burocrazia e quindi dell’organizzazione sono:

-Una divisione stabile e specializzata dei Compiti

-Una precisa struttura gerarchica

-Competenza specialistica per ogni posizione

-Remunerazione in denaro per il lavoro svolto

Il problema è che spesso la burocrazia risulta non efficace (capacità di un’azione di raggiungere gli obbiettivi posti) e non efficiente (dispendio di risorse utilizzate per raggiungere l’obbiettivo).

Questo problema, fenomeno, viene studiato dai sociologi, costruendo dei modelli teorici.


Il primo modello teorico è di Merton:

Secondo Merton la burocrazia richiede regole generali e chiaramente definite. Tutto nell’organizzazione deve essere previsto perché i rapporti siano più impersonali possibili. Atteggiamenti così ostacolano la capacità di adattarsi alle continue situazioni particolari, infatti Merton dice che proprio le condizioni che normalmente portano all’efficienza, nelle situazioni particolari portano alla inefficienza.


Il secondo modello teorico è di Crozier. (giochi di potere)

Al centro della sua attenzione ci sono le relazioni di potere, ossia la possibilità di interferire sul comportamento di altri. Per Crozier, ogni incertezza sulla regolamentazione di un ruolo, da potere a chi quel ruolo svolge. (un ingegnere che produce una macchina, può chiedere più dipendenti nel suo reparto, anche se non servono, perché nessuno sa se è vero o no).

La burocrazia di Weber si basa su un principio fondamentale: la prevedibilità dei comportamenti ottenuta con la loro standardizzazione. Infatti, ogni comportamento deve essere eseguito senza errori da una persona, secondo uno schema organizzativo chiamato Organigramma.


Questo principio si scontra con due difficoltà:

In primo luogo: l’uomo non è una macchina e quindi non è completamente prevedibile.

In secondo luogo: é possibile progettare uno schema organizzativo, solo se i problemi che incontra l’organizzazione nello svolgere i suoi compiti sono semplici.

Una soluzione a tale problema è la <<Direzione pero Obbiettivi>> proposta da Drucker.

Secondo questo schema, più che alle regole bisogna fare attenzione agli obbiettivi, fissati a grandi linee e non nei dettagli. Inoltre questi obbiettivi, possono essere cambiati o modificati a ogni riunione. Secondo Drucker, uno schema di questo genere, invoglia maggior mente le persone a impegnarsi, porta alla luce zone di inefficienza e permette di ridurre i giochi di potere. Anche questo schema però, si scontra con un problema: non è facile da realizzare, e si sviluppa concorrenza fra gli individui e quindi nascono nuove tensioni.

Allora una nuova soluzione viene proposta da Mintzberg, ossia la teoria delle 5 organizzazioni con figurative.

Secondo Mintzberg, lo schema interpretativo, va costruito tenendo conto della dimensione dell’organizzazione. Si definiscono quindi, 5 tipo di configurazioni tipiche

1- Struttura semplice: il controllo è esercitato dal vertice che si accentra tutte le funzioni di direzione.

2- Burocrazia meccanica: coordinata attraverso la standardizzazione dei compiti. È in sostanza la burocrazia di Weber che diventa efficace solo se l’ambiente è stabile.

3- Burocrazia professionale: Coordina dipendenti con un lungo periodo di formazione esterno all’organizzazione ( insegnanti di una scuola)

4- Struttura divisionale: si avvicina alla direzione per obbiettivi di Drucker, il coordinamento si ottiene fissando gli obbiettivi da raggiungere, a settori con funzioni diverse (acquisti, vendite produzione), in questo modo una grande organizzazione complessa si adatta meglio all’ambiente.

5- Abdocrazia: indica gruppi di lavoro formati da persone che si conoscono e che operano fidandosi uno dell’altro (gruppo di scienziati che studiano un fenomeno ancora sconosciuto).

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